In Italia uno dei settori che sta risentendo di meno della crisi economica e finanziaria che ormai da oltre un anno l’attanaglia, è senza dubbio quello assicurativo.
Infatti, per diverse ragioni, tra cui anche l’obbligo previsto dalla legge di prevedere per ogni veicolo la stipula di un contratto per la copertura assicurativa della cosiddetta responsabilità civile (RC – Auto), le tantissime agenzie che lavorano in questo ambito sembrano godere di uno stato di salute molto buono facendo segnare ogni anno bilanci chiusi in positivo.
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IL LIQUIDATORE ASSICURATIVO
All’interno di queste agenzie una figura professionale che sta ottenendo una certa visibilità e quindi si presenta in grande ascesa e che per le proprie mansioni risulta essere molto richiesta, è quella del liquidatore assicurativo. Alcune recenti statistiche, infatti, hanno evidenziato come in Italia nel corso degli ultimi anni il numero di incidenti stradali siano in un continuo aumento. Questo significa che, per quanti vogliano intraprendere nella propria vita una carriera come liquidatore assicurativo, l’offerta lavorativa è abbastanza importante in termine di volume di lavoro.
In questo breve contenuto cerchiamo di vedere in cosa consiste nello specifico il ruolo di liquidatore assicurativo e in che modo si può diventare un liquidatore assicurativo.
COSA FA
Il liquidatore assicurativo viene chiamato in causa ogni qualvolta avviene un qualsiasi incidente di tipo stradale e non, e ci sia ovviamente la conseguente richiesta di risarcimento dei danni da parte dell’assicurato.
Il liquidatore in pratica dovrà per prima cosa valutare quanto accaduto, verificare se ci siano le condizioni per poter dare il via alla pratica di risarcimento e quindi seguire tutto l’iter burocratico che essa comporta.
In particolare, una volta che è stata effettuata la richiesta di risarcimento da parte dell’assicurato, il liquidatore dovrà valutare attentamente la dinamica reale con cui è avvenuto l’incidente facendo leva su quanto dichiarato dalle due parti in causa e su quello che viene suggerito dai danni riportati dalle persone e dalle cose coinvolte.
Una volta capita la dinamica, il liquidatore dovrà valutare l’importo effettivo dei danni subiti dalla macchina, dalle persone o quant’altro sia oggetto del contratto assicurativo.
Per meglio curare queste due fasi è importante per egli avere una stretta collaborazione con il perito assicurativo e il medico legale dell’assicurazione. Fatto ciò, infine, dovrà valutare se la richiesta di risarcimento è in linea con quanto previsto nella polizza sottoscritta e quindi curarne la fase di risarcimento.
REQUISITI NECESSARI
Quindi è facile intuire come tale professione presupponga doti e conoscenze molto specifiche anche se tuttavia la legge prevede che sia previsto come titolo di studio minimo quello conseguito presso un qualsiasi istituto superiore pubblico.
Il liquidatore può lavorare sia come libero professionista offrendo in pratica una consulenza esterna alle agenzie che richiedono il suo contributo lavorativo, oppure come dipendente di una qualsiasi agenzia assicurativa.
COSA FARE PER DIVENTARE LIQUIDATORE ASSICURATIVO
Per poter diventare un liquidatore assicurativo non è indispensabile, come abbiamo già accennato, essere in possesso di uno specifico titolo di studio ma è fuor di dubbio che aver conseguito una laurea di ingegneria oppure di economia offre senza dubbio un canale preferenziale.
Detto ciò, per poter essere abilitato a svolgere tale professione è indispensabile il superamento di un esame presso il Ministero. Una volta conseguita l’abilitazione basterà iscriversi all’albo.
Infine, è importante precisare che l’aver seguito un specifico corso di formazione per liquidatori finanziari non è assolutamente vincolante ai termini della legge italiana in materia ma, senza dubbio, offre dei vantaggi per il superamento dell’esame di abilitazione e quindi può essere inteso come un corso di preparazione a tale prova e soprattutto una preparazione per avere subito un’idea di quello con cui si avrà a che fare.