Dal 2024, l’assicurazione auto (RC Auto) diventa obbligatoria anche per i veicoli non utilizzati, creando un cambiamento significativo nel settore assicurativo. In questo articolo, esamineremo le novità introdotte e le deroghe previste per i proprietari di veicoli fermi (Auto, Camper, Moto).
Indice
Novità e Recepimento della Normativa Europea
Le recenti modifiche nel settore dell’assicurazione RC auto sono state introdotte per recepire una normativa europea già esistente da due anni. Con il decreto legislativo 184 del 22 novembre 2023, l’Italia ha implementato questa direttiva, rendendo obbligatoria l’assicurazione RC auto per tutti i veicoli a motore.
Obiettivo della Normativa
L’obiettivo principale di questa normativa è garantire una maggiore tutela per coloro che subiscono danni a causa di un veicolo, indipendentemente dal suo utilizzo o dalle sue condizioni. Ciò significa che anche i veicoli fermi devono essere coperti da un’assicurazione RC auto.
Deroghe alla Normativa
Tuttavia, la legge prevede alcune deroghe all’applicazione di questa normativa. La prima deroga riguarda i veicoli formalmente ritirati dalla circolazione, che devono essere cancellati dal Pra per essere esenti dall’assicurazione. Altre deroghe riguardano i veicoli destinati alla rottamazione o non idonei all’uso come mezzi di trasporto.
Sospensione della Copertura Assicurativa
Una deroga importante è prevista per i veicoli il cui utilizzo è temporaneamente sospeso. Questi proprietari hanno il diritto di sospendere la polizza fino a 10 mesi, con la possibilità di estendere la sospensione per veicoli d’interesse storico.
Altre Deroghe e Considerazioni Economiche
Ulteriori deroghe sono previste con decreto ministeriale, mentre i costi dell’assicurazione auto obbligatoria possono variare notevolmente. Attualmente, non è ancora definita con certezza la tipologia di sanzione per la mancata assicurazione.
Posticipo dell’Obbligo di Assicurazione
Infine, è stato proposto un emendamento al Dl Milleproroghe per posticipare l’obbligo di assicurazione auto ferma al 30 giugno 2024, a seguito delle richieste sollevate da diverse associazioni di settore.
Resta da vedere come si evolverà la procedura normativa e di applicazione di questa disposizione, che coinvolge milioni di veicoli ogni anno.