Arriva il contratto base RC Auto, caleranno le tariffe?

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Con l’ultimo Descreto Sviluppo bis, o Decreto Crescita,  il Governo Monti ha emanato diverse leggi nell’ambito delle assicurazioni, in particolare per quanto concerne quella dell’RC auto. Tra quelle che maggiormente hanno comportato grossi cambiamenti, oltre all’abolizione del tacito rinnovo (non è più necessario fare alcuna comunicazione a scadenza, il contratto si annulla automaticamente), c’è l’introduzione del contratto base RC auto.

Anche se materialmente non è ancora in vigore, il contratto base nasce dall’esigenza di rendere più agevole per gli assicurati, confrontare il costo della propria polizza con quelle delle altre Compagnie per verificare quale sia quella più conveniente, senza perdersi in difficili condizioni da verificare o garanzie presenti o meno nel pacchetto assicurativo.

Ogni Compagnia assicurativa in pratica realizzerà un premio del contratto base, tenendo presente alcune caratteristiche del Cliente. come l’età, il sesso, la classe di merito e la residenza. Poi ci sono dei parametri predefiniti, come il massimale minimo di legge (6 milioni di euro), tariffa Bonus Malus, , qualunque conducente, nessuna franchigia e presenza del diritto di rivalsa da parte delle Compagnie.  Ogni garanzia aggiuntiva andrà poi indicata a parte con il premio. Grazie a questo scherma, il consumatore potrà confrontare e valutare il preventivo più conveniente, favorendo secondo quanto pensato dal Governo, un’abbassamento delle tariffe medie applicate dalle Compagnie.

Ora si aspetta solo l’approvazione del Consiglio di Stato (ci vogliono 45 giorni ed altri 30 giorni per la registrazione in Corte dei Contri).

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